Da marzo 2020 il mondo è cambiato, sono cambiati i rapporti umani, gli spostamenti, le abitudini, le priorità, la scuola e… il lavoro!
Smart Working ormai è diventata una delle parole più usate nel nostro vocabolario quotidiano, abbiamo dovuto riprogettare le nostre case creando un “angolo ufficio”, riprogrammare i nostri orari e la nostra routine lavorativa. Non esistono più riunioni in presenza ma si fa tutto tramite schermo del computer e programmi di videochiamata che fortunatamente ci permettono di vedere con chi stiamo parlando condividendo grafiche e argomenti.
Tutto questo non ha sconvolto solo la nostra organizzazione familiare e logistica ma anche il nostro corpo che si è dovuto riprogrammare in base a posture nuove e non sempre, anzi quasi mai, corrette.
10 REGOLE PER PREVENIRE IL MAL DI SCHIENA DA SMART WORKING
- AVERE LA SEDIA GIUSTA: è fondamentale che la sedia sia ergonomica con un buon supporto lombare ed abbia i braccioli. Sarebbe importante fosse anche regolabile (cm 40/55 da terra) e di buon materiale.
- SEDUTA CORRETTA: avere la sedia giusta non basta se non portiamo i glutei più vicini possibile allo schienale.
- SCEGLIERE LA SCRIVANIA: il tavolo da lavoro ricopre la stessa importanza della sedia. Dovrebbe prevedere spazio sufficiente per potervi appoggiare tutto il necessario, un’altezza di cm 80 da terra e una superficie opaca per evitare l’affaticamento degli occhi.
- ANGOLI RETTI: l’angolo delle gambe e del gomito dovrebbero essere sempre a 90° per non gravare in modo scorretto nelle articolazioni.
- SCHERMO GIUSTO: è importante posizionare lo schermo all’altezza degli occhi prevedendo una distanza da essi di un metro.
- ILLUMINAZIONE E AMBIENTE IDONEI: considerando che la nostra casa è stata e sarà per molto tempo il nostro ufficio dobbiamo fare in modo che non ci siano distrazioni acustiche (televisione, radio…) e che l’illuminazione sia sufficiente ma non eccessiva.
- BERE MOLTA ACQUA: questa abitudine sarebbe importante anche in ufficio ma a casa non abbiamo scuse: procuriamoci una bottiglia di acqua da l 1,5 e diamoci come obiettivo quello di terminarla entro la fine dell’orario di lavoro.
- FARE PAUSE ATTIVE: evitare nei momenti di pausa di rimanere seduti alla scrivania con smartphone o tablet oppure di spostarsi sul divano a guardare la televisione.
- PICCOLE PAUSE: concediamoci pochi minuti di pausa ogni 30/45 minuti di lavoro per svolgere semplici movimenti di mobilità articolare per il collo, le spalle e la schiena.
- ATTIVITA’ FISICA: nonostante le palestre siano chiuse dovremmo prevedere nelle pause un po’ di attività fisica. Evitiamo di improvvisarci Personal Trainer di noi stessi e affidiamoci a professionisti del mestiere tramite programmi on line, oppure facendo delle belle passeggiate all’aria aperta.
Staff Moving
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